Gli Enfant Sauvage o Feral Child ,
sono i ragazzi o bambini “selvaggi”, dove con questo termine si
intendono quei neonati, bambini e ragazzi che sono stati abbandonati
nella giungla o in altre situazioni di natura estrema e che sono
cresciuti senza alcun contatto con l’essere umano, ma adottati da
animali.
Questo mondo nascosto si snoda all’ombra di zone poco conosciute e
selvagge dove troppo spesso l’essere umano e gli animali sono al centro
di un conflitto che vede l’uomo come unico vincitore e racchiude un
tesoro silenzioso e prezioso: il segreto dell’accudimento e della cura,
la forza vitale ed il riconoscimento del cucciolo, di qualsiasi specie
esso sia.
STORIE DI BAMBINI:
Nel 1845 una bambina fu vista correre a quattro zampe con un branco di lupi che attaccavano un gregge di capre. Un anno dopo è stata vista con dei lupi mentre mangiava insieme a loro una capra. Fu catturata, ma riuscì a fuggire. Nel 1852, fu avvistata ancora una volta mentre accudiva due cuccioli di lupo, ma fuggì nel bosco. Non fu più vista.
Oxana è stata trovata viva insieme a dei cani in un recinto nel 1991. Aveva otto anni e aveva vissuto con i cani per sei anni. I suoi genitori erano alcolizzati e una notte l’avevano lasciata fuori. In cerca di calore, la bambina di tre anni raggiunse il canile della fattoria e si rannicchiò con i cani meticci, un atto che probabilmente le salvò la vita. Quando fu trovata, si comportava più come un cane che come una bambina. Correva a quattro zampe, ansimava con la lingua di fuori, mostrava i denti e abbaiava. A causa della mancanza di interazione umana, conosceva solo le parole “sì” e “no”.
La terapia intensiva ha aiutato Oxana ad imparare le nozioni sociali e verbali di base, ma solo con la capacità di una bambina di cinque anni. Ora ha 30 anni, vive in una clinica a Odessa e lavora con gli animali della fattoria dell’ospedale sotto la supervisione dei suoi assistenti.